L’ALFABETO DELLA SALUTE. Vitamina B3
La vitamina B3, detta anche niacina o vitamina PP (pellagra preventive factor) e svolge un ruolo chiave in molti processi biochimici correlati al metabolismo energetico di carboidrati e grassi (glicolisi, lipolisi e ciclo di krebs).
E’ presente nella maggior parte degli alimenti, maggiormente nella carne (fegato, muscoli, cuore in primis), nel pesce, nei cereali, nei legumi (fagioli e lenticchie) e nei funghi. L’alimento più ricco di niacina è il lievito di birra. Tuttavia, la vitamina B3 contenuta nel mais non è disponibile trovandosi sotto forma di nicotinil-estere non idrolizzabile dall’organismo. Questa è stata la causa della pellagra in alcune popolazioni grandi consumatrici di mais come la popolazione del Triveneto (gran consumatrice di polenta) fino agli anni 60-70 dello scorso secolo. Secondo gli esperti, il fabbisogno giornaliero di vitamina B3 che un adulto dovrebbe assumere è pari a 14 mg per le femmine (da 11 anni) e 18 mg per i maschi (da 14 anni). Il quadro clinico di uno stato avitaminico di niacina è contraddistinto da segni cutanei (dermatite), digestivi (diarrea, stomatite), psichici (astenia, ansia, irritabilità e demenza) ed ematologici (anemia).