L’ALFABETO DELLA SALUTE. Vitamina B6
La vitamina B6 è chiamata anche piridossina e costituisce un importante coenzima per processi metabolici primari, quali la sintesi e la degradazione degli aminoacidi (i mattoncini che costituiscono le proteine.) Questa vitamina partecipa anche alla biosintesi dell’emoglobina attraverso l’incorporazione del ferro, ecco perchè un deficit di B6 può essere la causa di anemia ipocromiche. Il fabbisogno di piridossina (1,8-2 mg/die per gli adulti) è aumentato dall’assunzione della pillola contraccettiva, è quindi necessario che le donne in terapia estroprogestinica assumano un integrazione suppletiva di questa vitamina. La vitamina B6 presenta un effetto antiemetico, ecco perché è consigliata alle gestanti che soffrono di nausea mattutina. Attualmente questa vitamina è utilizzata nella cura di diverse neuropatie, come la sindrome del tunnel carpale. I sintomi da carenza, peraltro rarissimi, si presentano con segni cutanei (dermatite attorno a occhi, naso e bocca), mucosi (stomatiti), neuropsichiatrici ed ematologici (anemia). La vitamina B6 è presente in parecchi alimenti. Le concentrazioni più elevate si trovano nel lievito e nel germe di grano. Le fonti più importanti sono la carne, il pesce ed il fegato. I latticini ed i cereali ne contengono quantità minori. La maggior parte della frutta e della verdura è povera di vitamina B6, ad eccezione delle banane, i cavolfiori e i fagiolini.