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L’ALFABETO DELLA SALUTE. Vitamina B9

La vitamina B9, conosciuta anche con il nome di acido folico, svolge un ruolo chiave nell’accrescimento e nella riproduzione delle cellule, partecipando alla sintesi degli aminoacidi e degli acidi nucleici (i costituenti del DNA). Dal momento che le riserve di folato sono molto scarse un apporto insufficiente può portare ad uno stato carenziale in 3-4 mesi. Sono da considerare popolazioni a rischio gli anziani, le donne gravide, gli alcolisti e i pazienti epilettici. Nelle gestanti l’anemia da carenza di folati è molto frequente nel III trimestre della gravidanza e riguarda il 22-26% delle gravidanze, è quindi di estrema importanza promuovere un apporto addizionale di acido folico (400 ug/die) per un corretto sviluppo del tubo neurale del feto. La carenza di acido folico si presenta con segni generali (astenia e anoressia), neuropsichiatrici (insonnia ed irritabilità) ed ematologici (anemia megaloblastica). Il termine acido folico deriva dalla parola latina folium che significa foglia, dal momento che è presente in quantità abbondanti nelle foglie dei vegetali (spinaci, crescione e verdure verdi). Il lievito secco ne è particolarmente ricco come pure il fegato, i cereali, il formaggio, la carne e le uova.

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